Non ho mai pensato che un abito fosse solo un vestito.

Da bambina guardavo mia nonna trasformare la stoffa in emozione: abiti da sposa cuciti a mano, silenzi pieni di concentrazione, spilli tra le labbra e occhi che vedevano già oltre il tessuto. È lì che ho capito cosa volevo fare.

Da quel laboratorio fatto di fili e gesti antichi, sono passata alle scuole di moda: prima il diploma da Tecnico dell’abbigliamento e della moda al Dudovich di Milano, poi l’Accademia Alla Scala, dove ho imparato a dare voce ai costumi.

Infine il master in Modellista industriale donna al Carlo Secoli, perché per creare davvero bisogna saper costruire.

Nel frattempo ho fatto esperienza: negli atelier, dietro le quinte, tra le collezioni di Dolce&Gabbana e i segreti del mondo sposa con Anna Ceruti.

Poi, nel 2010, ho deciso che era tempo di dare spazio alla mia visione.

Il mio atelier è nato così: da una bambina che osservava in silenzio, e da una donna che oggi cuce ascoltando.

Ogni volta che una sposa sceglie di affidarsi a me, mi ricorda perché ho iniziato: perché questo non è solo un mestiere, è il mio modo di dare forma ai sogni. Anche ai miei.